Nanì Stork - Gabriella Pastorino

Nanì Stork - Gabriella Pastorino

Mentre Stellina Elodie sceglieva di
diventare bambina, cosa accadeva a Gabriel, amatissimo tiranno di due famiglie?
Ha dovuto sopportare nell’estate italiana la presenza dei cugini piccini Adriano
e Fulvio; come affronterà l’arrivo della stork, la cicogna, nella “sua” casa in
America?

(pag.48)

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Qualcosa comunque era cambiato: ora quando andavano al Mall a fare acquisti non ci si fermava a lungo nei negozi di giocattoli, come si era sempre fatto. Perdevano tanto tempo, invece, in negozi che vendevano vestitini per bambini piccini. Gabriel pensava che erano davvero troppo piccoli per lui e tirava via Mamì, ma Nanì lo guardava fisso e lui si bloccava. E poi Mamì e Nanì compravano certe cose sceme tutte rosa e non permettevano assolutamente che lui ci giocasse.
Prima non acquistavano mai  vestitini o scarpette perché Gabriel aveva due nonni: uno italiano, gentile e sorridente  che gli faceva il solletico sotto il mento e basta, visto che parlavano lingue diverse e non si capivano; ed uno americano, Big Nonno, il grande nonno, che  rispondeva a tutte le sue domande, che giocava per ore con lui insegnandogli mille cose interessanti, che gli regalava tante macchinine e montava dei treni fantastici con Thomas e tutti gli altri treni amici.
Big Nonno gli comprava anche tantissimi vestiti e scarpette e mamma borbottava: “Che spreco! Che spreco!”, ma si vedeva che era contenta.
Solo una cosa era cambiata in meglio: Daddy lo portava quasi ogni settimana alla Biosfera che era un posto magico dove c’erano dei capannoni con il caldo, il freddo, il gelo e dove per entrare bisognava mettersi un casco giallo divertentissimo. Daddy gli mostrava tante piante e fiori strani e gli spiegava perché vivevano nel caldo nel freddo o nel gelo 

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