La “seduta” si svolge prima di tutto con una chiacchierata collettiva gerarchicamente moderata dalle persone più anziane e lo spessore della personalità di chi è acquisito in famiglia si valuta dalla capacità di conduzione di un ragionamento su temi che di volta in volta vengono richiamati dall'interesse del gruppo.
Qualora la discussione investa situazioni direttamente vissute, allora emerge animosità e spirito aggressivo; l'aspetto competitivo non manca, specialmente se convivono due cognati fidanzati contemporaneamente. Spesso queste riunioni tra “chiacchieroni” si allungano fino a tarda sera e la coppia a stento si sfiora con lo sguardo, raramente ci si apparta in stanze attigue sempre con la presenza del testimone, spesso la nonna o qualche nipotina. Così, pure se capita qualche volta di uscire in paese o andare a Messa, c'è l'obbligo di essere accompagnati. E tuttavia ogni giovane fidanzato è fiero ed appagato di “andare a fare all'amore”.
Quasi ogni domenica, Francesco, abile protagonista nel convivio delle chiacchiere, non controlla il tempo, rimanendo, si fa per dire, con la sua fidanzata il più a lungo possibile. Eppure il sentiero di ritorno è quasi tutto in salita ed al buio, solo la luna potrà essergli compagna di viaggio e lume per i suoi passi. Lontano sul loggiato di casa, sua madre lo attende; si è fatto troppo tardi e la quiete della notte non le offre alcun segnale che Francesco sia di ritorno. Nella mente il proposito di un duro rimprovero, nel cuore la disponibilità e la comprensione massima per consentire a chi ha già tanto rischiato e sofferto, di formarsi una famiglia e costruirsi una vita nuova.