In un gioco nel quale il confine fra personaggi reali e creature della fantasia si fa labile, tre donne, legate da amicizia e comune sensibilità, raccontano tre donne diversissime, per dare corpo ad una sempre più stretta sorellanza.
Perché io sono la prima e l’ ultima Io sono la venerata e la disprezzata, Io sono la prostituta e la santa, Io sono la sposa e la vergine, Io sono la madre e la figlia, Io sono le braccia di mia madre, Io sono la sterile, eppure sono numerosi i miei figli, Io sono la donna sposata e la nubile, Io sono colei che dà alla luce e colei che non ha mai partorito, Io sono la consolazione dei dolori del parto.