Quando la Natura era sovrana e con le sue leggi, immutabili e certe, condizionava a suo capriccio la vita dell’uomo e degli animali, accadevano fatti incredibili ed inimmaginabili. E così la favola raccontava che in un autunno un contadinello, Lorenzo (Laurienzu), andava alla cerca delle ultime noci che cadevano dagli alberi, prima che diventassero completamente spogli ed addormentati, lungo i filari che allora cingevano i campi e facevano da frangivento. E tutto intento, con lo sguardo a terra, sbirciava tra le foglie cadute con un bastoncino. Seguendo il filare da un albero all’altro col suo sacco al braccio, arrivò alla Scampìa della Contessa. Una grande radura senza alberi a perdita d’occhio.Il sole era già alto ed il cielo sereno e luminoso, ma, all’improvviso, accadde uno strano fenomeno: Lorenzo s’accorse che la luce spariva come se fosse venuta improvvisa un’ecclissi di sole. Si spaventò. Lui a scuola non c’era mai andato e non sapeva neppure cosa fosse l’eclisse. Tutto quello che aveva imparato, lo aveva appreso dai genitori o dalle necessità della vita...