Il lavoro di ricerca erudita di Giovanni Antonio Colangelo in questo bel volume si concentra sulla Chiesa metodista wesleyana di Salerno dalle origini al 1920. Dall'analisi accurata prendono vita le attività dei maggiori protagonisti dell'importante movimento religioso.
Nel 1874 De Sanctis aprì anche una scuola serotina gratuita, che «un buon cristiano» sosteneva «col suo danaro». Aveva «per maestro patentato un diacono della chiesa» e gli alunni, tra grandi e piccoli, erano 18: tutti la domenica, alle 10 antimeridiane, frequentavano la scuola domenicale10. Questa scuola per operai funzionava il martedì, il mercoledì ed il sabato a ½ di notte11. Venne avversata dai cattolici. Nel maggio del 1875 De Sanctis scriveva12: Monsignor arcivescovo di Salerno tuona contro noi Evangelici, e il predicatore in S.Domenico ci ha onorati del titolo d'imbecilli. Grazie, e molte. Noi abbiamo una scuola serale di giovinetti operai e di tre adulti, sostenuta da un uffiziale della Chiesa, Sig.Giuseppe Polverini, che si presta con grande zelo gratuitamente. Abbiamo ancora una classe di lingua francese, anche gratuita. Gli attacchi sono contro la scuola,e si minaccia fuoco senza economia contro di essa. L'opposizione del clero fece diminuire i frequentanti la scuola e le riunioni letterarie degli studenti. Una accorsata conferenza del prof.Cocorda rianimò, però, molti e la scuola potette continuare la sua opera13. Grazie ad essa molti operai impararono a leggere, scrivere, far di conto ed il francese e … diventarono anche metodisti.